Dal 5 maggio ad oggi nulla è cambiato. La situazione è anzi peggiorata. Cives Inter Pares scrive ancora al Prefetto suggerendo un intervento incisivo.
Egregio sig. Prefetto,
A distanza di un mese e mezzo dalla nostra prima missiva, siamo nuovamente a scriverLe nel tentativo di segnalare e provare a colmare, da comuni cittadini costituitisi in associazione, con piccole azioni mirate, il vuoto sociale, morale e culturale al quale questo territorio e questa città sono stati abbandonati.
La morte di Maurizio Cerrato non ha insegnato nulla a questa città ed ai suoi cittadini.
In un clima crescente di paura, continuano ad esplodere bombe carta, si continua a rapinare e picchiare in maniera impunita. La fiducia nelle forze dell’ordine e nell’operato delle stesse è massima, tuttavia non possiamo che constatare e sottolineare, ciò che è sotto gli occhi di tutti; la situazione sociale è in netto peggioramento.
Nell’ultimo mese e mezzo a Torre Annunziata si sono continuati a verificare fatti di estrema gravità, ogni giorno si spera che l’indomani non si debba nuovamente balzare agli onori della cronaca nera.
Sarebbe inutile fare un elenco di tutti gli episodi verificatisi che Lei sicuramente ben conosce, riteniamo invece poter essere cosa utile, invitarLa ancora una volta ad esercitare in maniera totale i poteri che sono di Sua facoltà e pur sapendo di ripeterci in parte rispetto alla precedente missiva;
Le chiediamo dunque con questo appello accorato, di ripristinare la legalità con un intervento forte ma, soprattutto, mirato al futuro.
Le hanno scritto in molti chiedendo l’intervento dell’esercito; riteniamo questa soluzione prospettata solo transitoria ed inutile per il futuro.
La nostra visione parte dal presupposto che ci sia bisogno di un progetto e lungo termine che abbia l’obbligo di ridisegnare la città sotto ogni aspetto nel quale il concetto di legalità risulti assente.
Leggi la lettera completa qui: bit.ly/3rH4azv
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