Egregio sig. Prefetto,
A distanza di un mese e mezzo dalla nostra prima missiva, siamo nuovamente a scriverLe nel tentativo di segnalare e provare a colmare, da comuni cittadini costituitisi in associazione, con piccole azioni mirate, il vuoto sociale, morale e culturale al quale questo territorio e questa città sono stati abbandonati.
La morte di Maurizio Cerrato non ha insegnato nulla a questa città ed ai suoi cittadini.
In un clima crescente di paura, continuano ad esplodere bombe carta, si continua a rapinare e picchiare in maniera impunita. La fiducia nelle forze dell’ordine e nell’operato delle stesse è massima, tuttavia non possiamo che constatare e sottolineare, ciò che è sotto gli occhi di tutti; la situazione sociale è in netto peggioramento.
Nell’ultimo mese e mezzo a Torre Annunziata si sono continuati a verificare fatti di estrema gravità, ogni giorno si spera che l’indomani non si debba nuovamente balzare agli onori della cronaca nera.
Sarebbe inutile fare un elenco di tutti gli episodi verificatisi che Lei sicuramente ben conosce, riteniamo invece poter essere cosa utile, invitarLa ancora una volta ad esercitare in maniera totale i poteri che sono di Sua facoltà e pur sapendo di ripeterci in parte rispetto alla precedente missiva;
Le chiediamo dunque con questo appello accorato, di ripristinare la legalità con un intervento forte ma, soprattutto, mirato al futuro.
Le hanno scritto in molti chiedendo l’intervento dell’esercito; riteniamo questa soluzione prospettata solo transitoria ed inutile per il futuro.
La nostra visione parte dal presupposto che ci sia bisogno di un progetto a medio e lungo termine che abbia l’obbligo di ridisegnare la città sotto ogni aspetto nel quale il concetto di legalità risulti assente.
Ciascun attore coinvolto nel processo di miglioramento che interessa tutti i cittadini, dovrà fare la sua parte. Illustrissimo sig. Prefetto, la parte che dovrà fare Lei sarà fondamentale.
Abbiamo bisogno di interventi mirati alla valorizzazione del territorio. Tali interventi come molti erroneamente pensano, non deve metterli in campo la politica ma bensì lo stato inteso per sua definizione come;
una istituzione di carattere politico, sociale e culturale che specificatamente esercita la propria sovranità ed è costituita da un territorio e da un popolo che lo occupa, da un ordinamento giuridico formato da istituzioni e norme giuridiche.
I Suoi poteri attuali derivano direttamente dall’amministrazione centrale, ma hanno carattere provinciale.
Il Suo ruolo principale è quello di fungere da intermediario tra le istituzioni pubbliche e le varie parti sociali.
Il prefetto presiede anche ai consigli comunali, avendo il potere di scioglierli e di porre in essere un commissario, vigilando anche sul corretto operato dei sindaci eletti. La sua attività si svolge anche nei confronti dei cittadini nel campo della difesa civile.
In qualità di Prefetto Lei ha la possibilità ed il dovere di provare ad invertire la rotta della città. Una città che ha talenti incredibili e risorse che non chiedono altro di essere valorizzate.
Riteniamo in fine che la Sua presenza in città finalizzata a colloquiare con l’amministrazione comunale, sia stata di fondamentale importanza ma i fatti ci confermano che non è bastato.
I cittadini hanno il diritto di essere informati, nei limiti del possibile, sulle azioni che si concerteranno al fine di uscire fuori dal degrado che attanaglia la città.
Pretendiamo risposte ed azioni immediate!
Cordiali Saluti Cives Inter Pares – Cittadini alla Pari
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